Ultimi post del blog

Pulizia del sensore della fotocamera – quando farla da soli e quando affidarsi a un professionista

Pulizia del sensore della fotocamera – quando farla da soli e quando affidarsi a un professionista

Foto: Tomasz Zajda / Adobe Stock

Chiunque utilizzi una fotocamera con obiettivi intercambiabili noterà prima o poi delle piccole macchie scure che compaiono sempre nello stesso punto di ogni foto – un chiaro segno che il sensore ha bisogno di essere pulito. Anche se la polvere più leggera può spesso essere rimossa in modo sicuro a casa, un approccio troppo aggressivo può causare danni costosi. Questa breve guida ti aiuterà a capire quando è possibile pulire il sensore da soli – e quando invece è meglio affidarsi a un professionista.

Navigazione rapida:

Da dove viene lo sporco?

Il sensore della fotocamera è un componente estremamente sensibile che – anche se protetto all’interno del corpo macchina – non è completamente al riparo da polvere e detriti. Ogni volta che cambi obiettivo, minuscole particelle possono entrare nella fotocamera: polvere nell’aria, fibre degli abiti o persino micro residui del meccanismo dell’otturatore. Queste particelle si depositano sul filtro posizionato appena sopra il sensore.

Anche se non influiscono sull’elettronica o sul funzionamento dell’apparecchio, le macchie di polvere possono compromettere l’aspetto delle foto. E la loro rimozione in post‑produzione può richiedere molto tempo – soprattutto se devi lavorare su una grande quantità di immagini.

Come capire se il sensore è sporco

La polvere sul sensore si presenta di solito sotto forma di macchie scure che compaiono sempre nello stesso punto su più scatti. Non sono sempre facili da notare – soprattutto se scatti spesso con un’apertura ampia.

Per verificare la presenza di sporco, scatta una foto a una superficie chiara e uniforme – come il cielo, una parete bianca o un foglio – utilizzando un diaframma chiuso (f/16 o superiore) e la messa a fuoco manuale impostata su infinito. Se noti delle macchie scure nell’immagine, è un chiaro segnale che il sensore necessita di pulizia. Scatta più immagini e osservale su uno schermo grande, con il contrasto aumentato, per individuare meglio eventuali imperfezioni.

Pulizia del sensore della fotocamera con soffietto fotografico
Foto: Freepik

I tre livelli di pulizia del sensore

Non ogni granello di polvere sul sensore richiede necessariamente una visita in assistenza. Esistono tre livelli base di pulizia, ciascuno con un diverso grado di complessità e coinvolgimento da parte dell’utente.


Pulizia a secco con una pompetta ad aria

Questo è il metodo più semplice e sicuro. Consiste nell’usare una pompetta ad aria specifica per fotocamere per rimuovere la polvere libera dalla superficie del sensore. In molti casi è sufficiente – soprattutto se la polvere non è troppo aderente. È un metodo adatto a chiunque, purché venga eseguito con attenzione e utilizzando una pompetta di buona qualità.


Pulizia a umido – con swab e liquido specifico

Se la pompetta ad aria non basta, potrebbe essere necessario un intervento più accurato. Un metodo comune consiste nell’utilizzare degli swab per sensori – piccoli bastoncini con un’estremità in morbida microfibra. Si applicano alcune gocce di liquido specifico per la pulizia del sensore e si passa delicatamente lo swab sul sensore con un unico movimento fluido.

Questo metodo richiede una mano ferma, un ambiente pulito e molta attenzione – ma può rimuovere efficacemente aloni o particelle aderenti che la pompetta non riesce a spostare. Si tratta di un processo preciso ma non privo di rischi: una pressione eccessiva o strumenti inadatti possono danneggiare il filtro protettivo del sensore. Per questo motivo, la pulizia a umido è consigliata solo a utenti esperti che conoscono bene la tecnica e sono pronti ad assumersene la piena responsabilità.


Pulizia professionale

Se non hai l’esperienza, gli strumenti giusti o semplicemente non vuoi rischiare di danneggiare l’attrezzatura, la scelta migliore è affidare la fotocamera a un centro di assistenza specializzato. I tecnici puliranno il sensore in un ambiente controllato, utilizzando strumenti adeguati e metodi collaudati – offrendoti così la tranquillità che il lavoro venga svolto in modo sicuro ed efficace.

Consigli rapidi prima di iniziare la pulizia

  • Lavati le mani prima di iniziare e consulta il manuale della fotocamera per eventuali indicazioni specifiche sulla pulizia del sensore.
  • Prepara tutti gli strumenti in anticipo, così non dovrai cercare nulla durante la pulizia.
  • Non usare mai aria compressa – può lasciare umidità o spingere la polvere più in profondità nella fotocamera.
  • Prima di usare la pompetta, premila alcune volte nell’aria per rimuovere eventuali residui dalla bocchetta.
  • Tieni la fotocamera con l’attacco dell’obiettivo rivolto verso il basso – in questo modo la polvere cadrà invece di tornare dentro.
  • Non inserire la bocchetta della pompetta all’interno del corpo macchina – mantieni una distanza di sicurezza.
  • Assicurati che gli swab siano della dimensione corretta per il sensore della tua fotocamera.
  • Usa solo liquidi appositi per la pulizia dei sensori e applicane solo qualche goccia – troppo prodotto può lasciare aloni.
  • Non riutilizzare mai gli swab – sono strumenti monouso.
  • Non premere – basta un tocco leggero sulla superficie del sensore.

In conclusione

La pulizia del sensore non è qualcosa di cui aver paura – a patto di sapere cosa si sta facendo e di agire con cautela. Una semplice pompetta ad aria è sufficiente nella maggior parte dei casi per rimuovere la polvere più leggera. I metodi più avanzati, pur essendo efficaci, richiedono invece una mano ferma e molta attenzione. Se hai dei dubbi, è meglio non rischiare e affidarsi a un professionista. Dopotutto, l’obiettivo è mantenere l’attrezzatura in ottime condizioni – e ottenere immagini il più pulite possibile.

    Lascia un commento